Si tratta di paura. Di incapacità di affrontarlo. Di erubescenza sulle gote. O del lembo di pelle ove collo e spalle si conoscono.
Non ricordo come lo chiamano.
Zitto che mi viene.
Oh, ecco: collare della pudicizia.
Capisci?
Niente.
Amico mio, si tratta di reazione fisiologica ad un rimbrotto. Peggio se in pubblico.
Peggio se in pubblico e alla presenza di persone che ritieni importanti.
O, ancora, si tratta di terrore dei giudizi o di un giudizio.
Ricordi quella sentenza? Mi pare fosse di Abraham Lincoln.
Meglio tacere e passare per idiota che parlare e dissipare ogni dubbio.
Ecco. Si tratta anche di questo.
Pensi. Mediti. Rifletti ancora. Elabori. Rielabori. Ancora.
Fino a quando sei convinto che, tutto sommato, non dissiperai ogni dubbio.
Raccatti la determinazione nel pozzo del tuo essere e ti esprimi.
Ecco. Invece.
Affermazione dannatamente ovvia.
Banale.
Forse persino stupida.
A te non è mai capitato?
Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. [...] perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo. (Carlos Ruiz Zafón)
lunedì 21 aprile 2014
domenica 6 aprile 2014
From "Cappuccetto Rosso" to "Gioco di Mano"
C’era
una volta un… lupo!
Ebbene
sì, cari bambini: che noia sempre i soliti personaggi, questa volta vi
racconterò di un lupo.
Non
era un lupo qualsiasi, anzi, un lupo così non si era proprio mai visto. Magro e
deboluccio. Tanto che Mamma Lupa non sapeva più che fare.
Aveva
provato in tutti i modi: gallina fresca. Niente. Costolette di agnello al
sangue. Niente. Capretto. Niente. Niente. Niente. “Sei la rovina della nostra
famiglia” gli diceva sempre. Un vero tormento.
Ma
bando alle ciance e vediamo cosa combina il nostro lupo.
Un
bel pomeriggio di primavera Ringhio stava saltellando allegramente nel bosco in
cerca di quadrifogli mentre, poco distante dal sentiero, camminava anche una
bambina tutta vestita di rosso con un cestello in mano.
“Ciao
Lupo, sono Cappuccetto Rosso” gli urlò quella.
Ringhio
fece un balzo di lato a bocca aperta…
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