venerdì 29 marzo 2013

Perché?


Perché scegliere di scrivere? E perché non farlo nel chiuso di una stanza? Magari astenendosi dal molestare altri?
Innanzitutto perché amo leggere. E chi se ne frega può pensare qualcuno. Eh no: le cose sono intrinsecamente collegate. 
Leggere, per me, significa godere delle emozioni che i grandi autori riescono a trasmettere. 
Scrivere significa tentare, nel mio piccolo, di suscitare emozioni. Affinché altri possano goderne.
La citazione di Zàfon che apre il blog, per esempio: è piacere assoluto. 
Forse, perché con infinita immodestia mi sento uno scrittore. 
Forse perché incarna il mio desiderio sin da quando ero diciassettenne. 
Sin da quando ho scritto il mio primo racconto. 
Sin da quando ho accettato un elogio in cambio di una storia. 
Sin da quando, in breve, sono perduto e la mia anima ha un prezzo.
                                                                                                   
                                                                          Julio Delmàr

domenica 24 marzo 2013

Stato di DECLINO

Posso sembrare retrograda, in realtà sono l’ultima dei Retrogradi, ma se Lorsignori avranno comunque la bontà di ascoltarmi, racconterò la mia storia.

Una storia che può essere ambientata ovunque, forse anche nel Vostro paese, il mio, però, è Declino. E la sua capitale, dove io sono vissuta, è Declino City.

Tutto cominciò con un sms: un messaggino. Un messaggio scritto con il cellulare, come tanti altri. Proseguì con 100 sms. E terminò con 20 miliardi di sms al giorno.