Ideologia,
teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto
dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori»,
destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e
intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il
genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto
della pretesa razza superiore.
Ok, se questa è la definizione di
razzismo (ed è effettivamente la definizione tratta da un vocabolario) credo
che poche persone possano definirsi effettivamente razziste. E, francamente,
quelle poche non meritano una riga in più da parte del sottoscritto.
Eppure non può essere così semplice.
L’eco degli scontri di Tor Sapienza come di mille altri episodi amplificati,
urlati, sbraitati sugli organi di stampa non è ancora completamente cessato.
E mi viene da chiedermi se ci sia di
più.