Estate. Nonostante questi mala tempora in cui
pazzi assassini e Pokemon si alternano schizofrenicamente proviamo a
distrarci e a risalire con leggerezza il corso delle nostre esistenze. E,
allora, estate, uscite, serate, amici. Di solito non mi piacciono le
banalizzazioni con cui si categorizzano le persone, ma questo vuole essere più
che altro un gioco in cui provo ad identificare i personaggi mitologici che
accompagnano le nostre serate estive in compagnia.
Eccoci allora a presentarvi in
rigoroso ordine sparso…
L’INDECISO
Alle
proposte reagisce lasciandosi aperta sempre una via di fuga. Le sue frasi cult
sono “penso di sì”, “ti faccio sapere”, “magari ci aggiorniamo sotto sera…”.
Non vuole legami, ma all’ultimo di solito si aggrega. A volte vuole consultare
la compagna, ma se ne è sprovvisto è comunque un “Peter Pan dei rendez-vous”. A
volte l’indeciso per una strana mutazione genetica si trasforma nel Tirapacchi.
IL RITARDATARIO
Lui
c’è, ma di solito arriva mezz’ora dopo rispetto all’appuntamento fissato.
Telefona, scrive un messaggio o registra un audio vocale per farvi sapere che
non è morto. Normalmente lo fa appena partito da casa - o peggio quando sta per
salire in auto - e ha già guadagnato un discreto ritardo. La sua frase tipica?
“Sto arrivando!” o se più pessimista “Dove vi raggiungo?”.
IL PUNTUALE
Questo
personaggio è stato oggetto di ampia discussione con una ritardataria. Però, ve
lo ciucciate lo stesso perché alla fine l’ho spuntata io. Di solito se
l’appuntamento è alle 20.00 lui è già in loco sin dalle 19.50. Sembra il
capitano di una nave da crociera che, cappello in testa e sorriso durbans
spunta dal proprio elenco il nominativo dei passeggeri. Non è escluso che prima
o poi non ve lo troviate sul serio con un banchetto ed un elenco. In
alternativa tenterà di manomettere l’orologio del ritardatario rispetto al
quale si trova d’accordo solo su un concetto: ci raggiungerà.
IL TIRAPACCHI O BIDONARO
Inizialmente
accoglie le proposte del gruppo salvo poi tirarsi indietro all’ultimo minuto
invocando scuse di ogni genere: “scusate, ma sono sul water da questa mattina”,
“scusate, ma ho gente a casa”, “scusate, ma sono proprio stanco”. “Scusate, ma
ho un’invasione di termiti enormi che stanno devastando casa”. “Mi deve
arrivare l’idraulico” (alle otto di sabato sera?!?). In confronto John Belushi
nei “Blues Brothers” (https://goo.gl/uGttRN)
è un dilettante!