A volte non comprendi come tutto sia così effimero.
Troppo impegnato a rincorrere aspirazioni e ambizioni,
miglioramenti, progresso, evoluzione.
Non ti rendi conto che, lungo la strada, hai smarrito il presente.
L’essenza della vita che stai attraversando.
Ti sei perso un pezzo.
Hai smarrito la bellezza di un sorriso finché eri incollato
ai pixel di uno schermo.
Hai dimenticato come si fa ad ascoltare un silenzio.
Hai seppellito sotto cumuli di chiacchiere piccoli miracoli
quotidiani.
Non hai goduto del profumo di una pietanza pur di socializzarla.
Hai barattato il sapore di una telefonata con l’asettica
insignificanza di un messaggio.
Guardati attorno. E stupisciti.
Stupisciti perché il sole sorge.
Stupisciti perché il vento ti scompiglia i capelli.
Stupisciti perché una persona è gentile con te.
Stupisciti perché un usignolo canta in una sera d’estate.
Stupisciti perché il cielo è nero, colmo di uccelli pronti alla
migrazione.
Stupisciti perché sei stordito da grilli e cicale.
Godi di un tramonto dalle tinte pastello.
Sorseggia la vita come fosse un vino pregiato.
Gustane l’odore.
Percepiscine l’umore sul palato dell’essere.
Vivi.