Probabilmente, “in altre faccende
affaccendato”, non sono riuscito a cogliere l'attimo in cui da buoni si è
diventati buonisti. Il momento esatto in cui tutto è stato sdoganato. E nel
nome del politicamente scorretto si è varcato ogni confine. Automaticamente il politically correct è diventato un
disvalore. Sinonimo di ipocrisia e falsità. E le parole, spesso molto pesanti,
vengono lanciate come aeroplanini di carta nell’aria.
È nata così questa intervista
semi-seria o seri-scema ad un uomo comune (lo chiameremo Mario Rossi) davanti
ad un “bianchetto” in un bar.
JULIO: «Perché ce l’hai con le persone
di colore?»
MARIO ROSSI: «Non
ce l’ho con loro, mica colpa mia se quelli sono negri. E chiamali negri,
perdio. Sono stufo di avere a che fare sempre con questi radical chic. Con
questa sinistra al caviale.»
JULIO: «Ma, veramente… io non sono di
sinistra…»
MARIO ROSSI: “E allora prendila
una benedetta decisione. Sempre lì a vivacchiare in un centro che ci ha portato
alla rovina. Io sono per Putin. Per Salvini. Per la patria. Per l’autonomia del
Veneto. Anzi… per l’indipendenza, ma mi accontento dell’autonomia, per ora…»
JULIO: «E la democrazia?»
MARIO ROSSI: «Sopravvalutata!
E poi ti sembra democrazia questa?»
JULIO: «Beh sì, non stai dicendo
quello che pensi? Ma torniamo ai… agli immigrati: e se muoiono nei barconi?»
MARIO ROSSI: «Negri.
Si dice negri.»
JULIO: «ma mica è detto che siano
tutti di colore…»
MARIO ROSSI: «Non
importa. E, comunque, chi se ne frega. Uno in meno. Cento in meno. Che poi mica
possiamo sfamarli tutti. 40 euro al giorno. Li dessero a me 40 euro al giorno.
Se non parti non muori. Aiutiamoli là. O che almeno non li si veda. Checcavolo,
te ne vai a Lampedusa e ti tocca vedere sti poveracci. Forse è questo il
problema: noi vediamo loro. E loro vedono noi.»
JULIO: «Ma sono esseri umani come te e
me, no? Non ti fanno pena quei bambini morti in mare? Quelle donne incinte?»
MARIO ROSSI: «Hanno
fatto la loro scelta consapevoli dei rischi e qui sono già troppi. E poi
rubano. Ci tolgono il lavoro. Chi delinque deve tornare a casa sua…»
JULIO: «E gli italiani che delinquono?»
MARIO ROSSI: «beh,
sono nati qui…»
JULIO: «quindi è solo questione di
culo?»
MARIO ROSSI: «che
c’entra?»
JULIO: «E i rom?»
MARIO ROSSI: «Tutti
ladri, aveva fatto bene lo Zio Adolf.»
JULIO: «Scusa, ma stai parlando di
Hitler?!»
MARIO ROSSI: «E
di chi, se no?»
JULIO: «Capisco… e gli zingari?»
MARIO ROSSI: «Sono
rom, no? È uguale, almeno credo. Tutta la stessa razza. Rubano entrambi.»
JULIO: «Ma quanti sono in Italia?»
MARIO ROSSI: «Troppi.»
JULIO: «Ok, ma quanti?»
MARIO ROSSI: «Almeno
2 milioni.»
JULIO: «Sicuro[1]?»
MARIO ROSSI: «Beh,
no, mi pare di averlo letto su Facebook, ma sono troppi comunque.»
JULIO: «E gli omosessuali?»
MARIO ROSSI: «I
froci? Sono una lobby potentissima. E cosa vogliono poi? Che poi la smettano di
esibire. Mica io vado in giro a mostrare le mie cose…»
JULIO «No, magari tu no. Però abbiamo
assistito alla prima scopata in diretta tv.»
MARIO ROSSI: «Bah,
cosa ha fatto di male una sana scopata. Sti froci, invece... Che, poi, mica ce
l’ho con loro. Però non devono far passare che sono normali. Noi siamo quelli
normali.»
JULIO: «Non fa una grinza. Quindi loro
sono quelli “anormali”?»
MARIO ROSSI: «Naturalmente.
Che poi, io ne ho un sacco di amici gay: vestono da Dio e sono di una
sensibilità pazzesca. Però se si tratta di matrimonio e di figli, no eh? Come
quello là, Vendola...»
JULIO: «Tu sei cattolico?»
MARIO ROSSI: «Certo!»
JULIO: «Sposato?»
MARIO ROSSI: «Separato.
Ora convivo.»
JULIO: «Figli?»
MARIO ROSSI: «Due,
stanno un po’ con me e la mia compagna e un po’ con la madre e il suo nuovo
compagno.»
JULIO: «Come mai vi siete separati?»
MARIO ROSSI: «L’ho
beccata con un altro, sta zoccola.»
JULIO: «E tu non l’hai mai tradita?»
MARIO ROSSI: «Beh,
sai che l’uomo è cacciatore…»
JULIO: «Cosa pensi dell’Islam?»
MARIO ROSSI: «Bisogna
rimandarli a casa tutti sti bastardi che fanno attentati. Bastardi Islamici!»
JULIO: «Tutti?»
MARIO ROSSI: «Certo,
mica si vogliono integrare, via, via!»
JULIO: «Lo sai come ci vedono
all’estero?»
MARIO ROSSI: «Spaghetti,
pizza, mafia, mandolino?»
JULIO: «Esatto!»
MARIO ROSSI: «Che
stupida generalizzazione!»
JULIO: «Ma abbiamo importato la mafia
negli Stati Uniti…»
MARIO ROSSI: «E
allora? Sempre a sparare sul vostro paese voi della sinistra con il portafoglio
a destra.»
JULIO: «Ti ho già detto che non sono
di sinistra.»
MARIO ROSSI: «Solo
perché ti vergogni e non lo dici. E poi stai con checche, negri e zingari.
Basta e avanza.»
JULIO: «E i tedeschi?»
MARIO ROSSI: «Stanno
riconquistando l’Europa. Stavolta non militarmente. Che poi, pure sull’Europa
ci sarebbe da dire…»
JULIO: «Cioè?»
MARIO ROSSI: «Bisogna
uscire subito dall’euro. E anche dall’Europa. Viva la Catalogna.»
JULIO: «E la Merkel?»
MARIO ROSSI: «Parli
della culona inchiavabile?»
JULIO: «Non trovi sia un po’ fuori
luogo che un premier l’abbia definita così?»
MARIO ROSSI: «No! Finalmente
uno che dice pane al pane e vino al vino. Che, poi, non ha forse ragione?»
JULIO: «Beh, personalmente non credo
rilevi. Il punto è se sia o no una buona Premier, no?»
MARIO ROSSI: «Ah,
ecco, pure boldriniano. Ci mancava…»
JULIO: «Perché non ti piace la
Boldrini?»
MARIO ROSSI: «Quella
deficiente? Ma se è tutta impegnata a discutere se devo mettere una “o” oppure
una “a” alla fine delle parole… per non
parlare del femminicidio… E, in più, ci ha riempito di profughi!»
JULIO: «In che senso?»
MARIO ROSSI: «Non
li leggi i giornali?»
JULIO: «Veramente sì…»
MARIO ROSSI: «E
allora saprai che era a capo di un’organizzazione…»
JULIO: «E…»
MARIO ROSSI: «Beh,
vatti a leggere la storia!!»
JULIO: «Capisco.»
MARIO ROSSI: «Ora
mi hai scocciato, fine, stop!»
JULIO: «E la legittima difesa? Ieri
hanno condannato il macellaio che ha sparato al ladro che stava scappando con
la sua auto, che ne pensi?»
MARIO ROSSI: «Mmmmmmmmmmmm…
vuoi proprio farmi salire il nazismo dentro! Te la dico nella mia lingua “go
caro”!»
JULIO: «Stava scappando, gli ha
sparato alla schiena e poi lo ha buttato in un fosso...»
MARIO ROSSI: «Tutti
tecnicismi da azzeccagarbugli. Stava rubando ed è morto. Ha fatto bene il
macellaio. Mi vergogno di un paese in cui viene anche messo sotto processo.
Tutto il resto son chiacchiere…»
JULIO: «Ma ti rendi conto che così
facendo tu potresti uccidere qualsiasi persona dicendo che è stata legittima
difesa?»
MARIO ROSSI: «Dai
dai… smettila con ste boiate! La gente è stufa ed incazzata!»
E si allontana.
Già, la “ggente” è stufa ed
incazzata.